Ristorante Il Vizio Milano: la recensione su cucina e locale


È giapponese, è italiano, non è fusion: è avanguardia. Un ristorante, due proposte parallele a prova di indecisi. La cucina di Taro Shimosaka è un inno alla ricerca e alla ricerca.

Ristorante Il Vizio Milano: la recensione su cucina e locale
Al centro lo chef Taro Shimosaka, a dx il restaurant supervisor Marcello Morlacchi (Foto © Gabriele Pasca).

La cultura della concordia senza troppi orpelli retorici e scenografici: essenzialità che si traduce in un percorso godurioso ma capace di rimanere sempre aderente ai sobri canoni nipponicicon eleganza ed estro.

Il Vizio è un’thought nuova che ci parla di coraggio ma anche di inclusione, laddove la ormai popolaressima cucina giapponese appare ancora troppo esotico per i palati più tradizionalisti.

Ristorante Il Vizio a Milano: il locale

Lo sfondo del ristorante è quello del celeberrimo Hotel de la Villenel cuore pulsante di Milanotra Duomo e Teatro alla Scalama attenzione a confonderlo con un locale a servizio dei “villeggianti”: Il Vizio si apre con slancio a tutti gli avventori capaci di distinguere il grano dal loglio in una selva sconfinata di fusione finita e sushi al prezzo di un caffè macchiato.

Milanese dunque internazionale: è il design del locale a suggerirci questa certezza, evocata dagli interni caldi e intimidove i fasti della Milano dei tempi passati sono richiamati da pareti marmoree e sedute in feltro; un’atmosfera essenziale e pulito impreziosita da accenni dorati e pochi colori pastello.

Gli spazi ampi e una misura di intimità sono il preludio per un pasto piacevole ed estremamente ordinato, per tempi e modi. In sala il servizio è curato da Marcello Morlacchial quale è anche affidato il compito di spiegare al cliente la doppia anima del locale e la filosofia che sta alla base.

La proposta. Doppia anima: giapponese e italiana

Quella del Ristorante Il Vizio a Milano è una proposta doppia nel vero senso della parola, dato che le carte sono dovute, various: una per la cucina italiana e l’altra per il Sushi. Entrambi hanno in comune la predilezione per la qualità in luogo dei sempre meno apprezzati trattati enciclopedici.

Ostriche al Ristorante Il Vizio Milano
Ostriche Tsarskaya (Foto © Gabriele Pasca).

Una proposta italiana che spicca per autenticità ed estro grazie al notevole lavoro di ricerca sui prodotti, una delle cifre distintive della cucina. Curiosi ma apprezzabili i riferimenti alla milanesità più verace e spesso “riposta in credenza” ma che qui trovano nuova linfa, come la gremolada con l’osso buco: un condimento ritenuto troppo aggressivo dai più, ma a cui i puristi non sono disposti a rinunciare.

Una quindicina tra antipasti, primi e secondi (costo medio 22 euro a portata); carne e pesce convivono senza protagonismi, in un senso e nell’altro: da segnalare un’interessante mash-up tra cannelloni e “bacalao al pil-pil” (storico della tradizione piatto basca) e un fuori menù di gamberi blu della Nuova Caledonia; qui la delicatezza del gambero convive fortunatamente con il sapore delle decisioni trombetta di zucchine alla scapece e con il gusto mediterraneo di una simil salsa alioli.

Ristorante Il Vizio Milano: la recensione su cucina e locale
Gamberi Blu della Nuova Caledonia, zucchine trombetta alla scapece e salsa alioli (Foto © Gabriele Pasca).

La carta del Sushipiù vasta, è un elenco prezioso di autentiche eccellenze giapponesi e nostrane, che si incontrano in piatti essenziali ma impeccabili per forme e consistenze. Non che il sapore resti indietro in questo valzer elegante di tipicità un po’ esotiche, un po’ familiari.

Ostriche e crudi (impedibile il combine tra capesante di Hokkaido e gambero rosso di Mazara) sono il viatico per la solida proposta di nigiri, hosomaki, gunkan e uramaki: grande tecnica e abbinamenti felicino il locale tra i migliori nel panorama cittadino.

Lo chef

D’altronde, alle redini della cucina troviamo Taro Shimosaka, giapponese doc con alle spalle esperienze importanti, giunto nel Belpaese per approfondire la cucina italiana. Oggi, grazie alle ottime scelte della famiglia Masilla (proprietaria anche dell’omonimo ristorante perugino), lo chef Shimosaka è riuscito advert imporsi sulla scena per capacità e competenza.

Chef del Ristorante Il Vizio Milano
Lo chef Taro Shimosaka (Foto © Gabriele Pasca).

Il giudizio finale

Il Vizio regge il giudizio di tutti, anche più esigenti, persino dei “moralisti” che, a dispetto del nome, qui troviamo pochi peccati capitali: posizione elegante ma sobria, servizio pacato e cortese e un conto che, seppur non da tutti i giorni, appare senz’altro giusto se paragonato a materia prima e ricerca.

Ristorante Il Vizio
By way of Ulrico Hoepli, 6 – Milano
Sito web

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Gabriele Pasca

Gastroturista per passione, cuoco per necessità, giornalista per pigrizia, scrittore per errore. Nato nel poco lontano 1992, in un paese «a sud del sud dei santi». Recensisco, viaggio e sperimento: sempre meglio che lavorare.



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