È un muro contro il quale molti di noi vanno a sbattere senza sapere come aggirarlo: andare in palestra e fare attività fisica in mezzo advert altre persone ci mette ansia. Una paura di essere guardati, giudicati e derisi difficile da vincere, una influenza di non essere all’altezza senza strappare una risatina sarcastica a chi ci sta intorno e sembra più bravo di noi. Ogni anno ci poniamo l’obiettivo di andare in palestra per stare meglio, per migliorare la nostra forma fisica e per gestire lo stress, magari facciamo anche l’abbonamento e poi… non facciamo che trovare scuse per non andarci. Fa troppo freddo, troppo caldo, ci sono troppe influenze in giro, il tempo scarseggia e through dicendo. A quanti è capitato? A quanto pare, a sempre più persone. E no, non è sempre pigrizia e mancanza di motivazionema anche colpa di un fenomeno in ascesa ribattezzato “gymtimidation” o, per dirla in italiano, paura della palestra.
È una vera e propria sensazione di ansia e stress che si prova a mettere piede in una struttura (anche in una scuola yoga o al corso di pilates, ovviamente) o anche solo pensando di farlo. Di cosa si tratta, scientificamente? Da cosa è causata e come si supera la palestratimidazione per riprendere a fare sport in serenità? Ecco cosa ne dicono gli esperti.
Cos’è la gymtimidation e quali sono i numeri legati al fenomeno
Suona come l’ennesimo roboante termine coniato dai social media qualcosa di poco conto, ma in realtà quello della gymtimidation è un fenomeno reale, palpabile e preoccupante perché preclude a troppe persone di prendersi cura di loro stesse con la giusta quantità di attività fisica. Chi la prova, vive una paura molto reale che va discussa, analizzata e capita per trovare una soluzione. Il fenomeno è stato fotografato da un sondaggio americano sulla piattaforma Adattato e svela che, intervistando oltre mille persone, moltissime ne soffrono. Per la precisione, il 65% delle donne e il 36% degli uomini ne soffrono e non vanno in situation per il timore e la pressione del giudizio altrui. Il sondaggio ne spiega anche le ragioni: il 55% delle donne non si vede abbastanza in forma per fare sport in pubblico, mentre il 49% dichiara di sentirsi a disagio con l’abbigliamento sportivo (generalmente molto fasciante o poco donante) e il 25 % teme di sembrare imbranata e ridicola. Un simile reportage in Uk, condotto da Il rapporto sul health nel Regno Unito, svela che il pattern è lo stesso. Al momento non esistono dati precisi per l’Italia, ma possiamo scommettere che lascerebbero poco spazio ai dubbi, basta leggere i timori espressi sui vari social community.
Diversi psicologi d’oltreoceano si sono espressi a riguardo della ginnastica Sottolineando che non consiste nel temere lo situation per pigrizia, per noia o perché non si riesce a trovare la motivazione per fare esercizio, ma si tratta di una reazione a una paura molto reale dell’ambiente sociale che il luogo rappresenta con tutto quello che ne consegue. Come, advert esempio, ha spiegato a Popzucchero Jeff Spires, psicologo e life coach: “Gli esercizi in palestra ci richiedono di fare cose specificamente progettato per portarci al di fuori della nostra zona di consolation, di fronte a perfetti sconosciuti, ed è questa combinazione che ci fa provare ansia. Ci sentiamo vulnerabili sappiamo perché che stiamo cercando di fare cose difficili e il fatto di doverle fare in prossimità di altre persone provocano confronto e competizione”. La reazione è spontanea: “Il nostro cervello dà il through a un ciclo di paura e preoccupazione: ‘ Sto facendo bene? “Sto sudando più di loro?” ‘Pensano che sia debole?’ ‘Ho impostato bene la macchina?’ Un meccanismo che può anche essere innescato dalla preoccupazione di cosa indossare, di come allenarsi, di cosa pensano gli altri e dell’ambiente stesso della palestra”.
Un vero e proprio limite concreto che, per alcuni, può essere così forte da impedire alle persone di iscriversi in palestra o di fare attività fisica. O, in caso di abbonamento in corso, di abbandonare rapidamente. Come per moltissime forme di ansia, anche questa deriva da come ci sentiamo con noi stessi ed è spesso il risultato di come pensiamo che gli altri ci vedano, ma anche di come noi stessi ci vediamo in prima battuta. Anche se la palestra è un luogo di cambiamento per ritrovare benessere fisico e mentale, può generare la pressione nell’ottenere immediatamente risultati con esecuzioni sempre perfette. Complici anche i tanti telefoni che girano tra chi si allena e che fotografano, registrano video, diffondono contenuti con spesso soggetti ignari che poi vengono presi in giro sui social community.
Perché la palestra sembra scatenare l’ansia anche in coloro che non ne hanno mai sofferto?
Se per gli ansiosi cronici può scatenare ulteriori paure, lo situation può generare ansia anche in chi non ne ha mai sofferto e di solito si sente sicuro di sé. Ciò avviene perché, contrariamente a quanto abbiamo sempre creduto, è un ambiente che in realtà non incoraggia l’interazione sociale ma spinge a eseguire gli esercizi in solitaria anche se immersi tra altre persone. A meno di non frequentare corsi, ci pone come individui soli in uno spazio pubblico e ciò ci mette in imbarazzo perché a volte non sappiamo come comportarci, se stabilire un contatto visivo o conversare con gli altri, se stiamo eseguendo bene l’esercizio o stiamo agendo in modo imbarazzante. Se poi abbiamo iniziato da poco, le insicurezze diventano mostri difficili da affrontare.
La sensazione comune è quella di dover cambiare e migliorare prima di varcare la soglia dello situation perché, così come siamo, non saremmo abbastanza a nostro agio.
Come vincere la gymtimidation: i trucchi suggeriti dagli esperti
È possibile superare la gymtimidation o dobbiamo rassegnarci? Secondo gli esperti, è possibile vincere questa paura. Ecco come fare.
Iniziare con l’allenamento a casa
Prima di tutto, facendo un primo piccolo passo per acquisire fiducia in noi stessi e vederci più capaci, scattanti, in forma: iniziare ad allenarsi in casa. Prendi confidenza con l’esercizio fisico in un ambiente sicuro e confortevole può fare miracoli. Vieni a fare? Esistono tantissime app, anche completamente free of charge, che guidano nell’esercizio fisico e propongono diversi livelli di difficoltà. YouTube, poi, resta una risorsa inesauribile di allenamenti completi per ogni tipo di sport, con tanto di consigli approfonditi di coach esperti. È possibile trovare infinite playlist di sequenze yoga, pilates, allenamenti HIIT con o senza pesi e through dicendo. Di tutto e di più, sempre a portata di mano.
Proseguire con un coach privato o scegliere i corsi
Il passo successivo è quello intermedio, ovvero di andare in palestra ma scegliendo lezioni non-public con un coach (che sì, sono costose e vanno messe a finances, ma assicurano risultati migliori e aiutano a controllare l’ansia) o di frequentare corsi con molte persone. Nel primo caso, il rapporto faccia a faccia elimina la paura di giudizi perché l’unico è quello della persona che ci guida e, essendo un professionista, non si interessa al nostro aspetto o al nostro abbigliamento, ma solo a come eseguiamo gli esercizi per maschio non farci. Nel caso dei corsi, invece, è vero che potrebbero esserci molte persone, ma sono tutte occupate a guardare il coach che spiega come eseguire i movimenti ea ripeterli al meglio, quindi c’è poco spazio per sguardi indagatori e video rubati. La pressione psicologica diminuisce mentre si acquisisce sicurezza, una situazione win-win.
Tenere sempre a mente gli obiettivi prefissati
Secondo il parere di molti coach, per non sentire il peso del confronto e del giudizio altrui è importante concentrarsi sugli obiettivi che ci siamo posti. Riportare il focus su noi stessi, sul motivo per il quale vogliamo fare esercizio fisico, su come vorremmo vederci e cosa vorremmo ottenere. Così facendo riusciremo a ritrovare il motivo per il quale vogliamo andare in palestra, mettendo ansie e paure in secondo piano.
Fare domande e chiedere aiuto ai coach
Spesso ci facciamo intimidire da esercizi che non sappiamo come eseguire correttamente e la paura di fare errori ci blocca. Il miglior modo per sbloccare questa situazione è quello di fare domande ai coach, chiedere aiuto ogni volta che ne abbiamo bisogno e non temere di risultare inesperti: anche i più bravi hanno iniziato da qualche parte, nessuno ha i tremendous poteri e nasce già capace. Ricevere supporto ci aiuterà a ritrovare sicurezza.
Pensare a un esercizio alla volta
L’ansia ci porta a preoccuparci per tutto l’allenamento, considerandolo insormontabile perché troppo lungo, difficile, impegnativo. Impariamo a cambiare visuale, concentrandoci su un esercizio alla volta, senza pensare al dopo.
Celebrare le piccole vittorie
Festeggiare ogni vittoria, anche la più piccola, è fondamentale per vincere ogni paura e ritrosia. Ogni volta che riusciamo advert andare in palestra, a completare un allenamento o seguire un corso con altra gente intorno, celebriamo il risultato ottenuto e concediamoci una bella pacca sulla spalla. Man mano proveremo sempre più piacere nel superare i piccoli limiti tanto da liberarci delle preoccupazioni.